Le Storie
Persone, luoghi e memorie
Racconti di persone, luoghi e memorie
Qui troverete donne e uomini. Quelli che hanno messo la loro vita a disposizione del nostro futuro. E persone semplici, sconosciuti, le cui vicende personali si sono intrecciate con la Storia del nostro Paese. Luoghi protagonisti di vicende drammatiche o di grandi cambiamenti. Le voci, gli sguardi, le immagini, i loro ricordi. Incontri spesso indimenticabili con chi ha messo a disposizione di tutti la propria storia. Per aiutarci nella conoscenza, contro tutti i pregiudizi.
Bombardate le Reggiane!
Tra il 7 e l’8 gennaio del 1944, un terribile bombardamento Alleato distrugge quasi completamente lo stabilimento delle Officine Meccaniche Reggiane. Un fiore all’occhiello dell’industria aeronautica e del Gruppo Caproni, che aveva avviato la produzione di aerei da combattimento di elevata tecnologia. Il bombardamento, aveva anche provocato la morte di 260 civili. La tragedia più grande nella storia dell città di Reggio Emilia. Da chi avevano saputo con precisione quale fosse la produzione delle Reggiane? Come erano entrati in possesso di cartine, organigramma e ruoli produttivi? Chi era Danilo Corinaldesi, ingegnere delle Officine Meccaniche Reggiane, che si era occupato di macchinari agricoli fino alla sua scomparsa all’indomani dell’8 settembre 1943?
Francesco va a morire
Francesco Gervasoni era un operaio della Pirelli. Lavorava nel settore gomme. Era nato nel 1904. Uomo schivo, sempre disponibile, era sposato con Maria e avevano due figli Germano e Bruno. Nell’autunno del 1944 torna in fabbrica dopo una settimana di malattia. Ma quel giorno il 23 novembre i lavoratori sono in sciopero e lui aderisce. Sarà catturato dalle SS con altri operai – 183 – e portato nel carcere di San Vittore a Milano. Da lì con altri 156 compagni sarà deportato in Germania per diventare uno “schiavo di Hitler”.
Le vite di Ada
Ada Buffulini era una giovane donna che aspirava alla libertà e all’indipendenza. In “un tempo terribile e magnifico”. Questa è la sua storia
Gabry nel Cuore
ASCOLTA SUBITO IL PODCASTGabriele Di Guida aveva 25 anni. E tanti sogni, come i ragazzi della sua età: il lavoro, la fidanzata, un futuro per crescere. Il 10 aprile 2019 alle 9 del mattino i suoi colleghi lo hanno trovato agonizzante incastrato ai piedi di un...
La moglie del soldato
Gemma e Nikolaij si incontrano nella primavera del 1944 e si innamorano. Lui non parla italiano, lei non parla russo. Lui è un soldato dell’Armata Rossa, lei una ragazza di Vezzano sul Crostolo. Il loro amore sarà osteggiato dai cattolici e dai comunisti, ma alla fine si sposeranno. Questa è la loro storia e quella di un amore in guerra.
Albergo Posta da Reggiolo ad Auschwitz
Hana e Israel sono ebrei polacchi. Nel 1939 arrivano in Italia con la speranza di riuscire a partire per Londra dove si trovano i loro bambini già in salvo. Moriranno ad Auschwitz.
Ribellarsi è giusto: La notte della Bussola
La notte di San Silvestro del 1968 segna la fine di un anno speciale e non solo tecnicamente. In quella fredda sera dell’ultimo dell’anno gli studenti pisani vanno davanti a La Bussola, il locale più famoso della Versilia per lanciare pomodori e uova contro la Razza Padrona, i borghesi con le pellicce che vanno a festeggiare. Saranno caricati da polizia e carabinieri anche con le armi. Su una barricata colpito alla spina dorsale da un proiettile, Soriano Ceccanti rimarrà ferito e perderà l’uso delle gambe. Quella notte c’era anche un giovane Massimo D’Alema che racconta la cronaca di quei mesi e l’innocenza perduta di una generazione.
La classe operaia è andata in paradiso
Nel 1951 dopo un anno di occupazione, la più lunga nella storia del movimento operaio italiano, le Officine Meccaniche Reggiane vengono chiuse. I quasi 6 mila operai licenziati, in un territorio, quello del Reggiano dove la disoccupazione nel primo dopoguerra è drammatica. Migliaia di famiglie finiscono in miseria, molti operai saranno costretti ad emigrare per cercare di sopravvivere, chi può cambia mestiere.
Hanno ucciso il parnàs
Agosto 1944, in via Sant’Andrea a Pisa i tedeschi irrompono nella casa di Giuseppe Pardo Roques, facoltoso e anziano ebreo. Con lui si trovano ospiti del bel palazzo altre 11 persone 6 ebrei e 5 cattolici: sarà una strage.