Dopo l’8 settembre 1943 nell’Italia occupata dai nazisti, per gli ebrei è tempo di fuggire o nascondersi. I tedeschi insieme ai fascisti della Repubblica di Salò setacciano case, arrestano gli oppositori politici, e deportano gli ebrei. Claudio Paggi ha solo 18 anni, ma le idee chiare: vuole partecipare alla guerra di Liberazione. In gran segreto attraverserà lo stivale per raggiungere il Sud Italia. Di lui si perdono le tracce. Scompare in Bosnia. Nessuno avrà più notizie per oltre 60 anni.
La fuga da Firenze
Firenze è diventata pericolosa per gli ebrei. Claudio è il primogenito di Bruno, chirurgo e professore universitario, che dopo le leggi razziali nel 1938 è costretto a emigrare prima a Londra poi in Venezuela per mantenere la moglie Milena e i 7 figli. La guerra li separa. E quando il Re firma l’Armistizio, loro si devono nascondere. Claudio invece si arruola nella Prima Brigata d’Oltremare, a Torre Tresca in provincia di Bari dove arriva profugo a metà settembre 1943.