Stella Vecchio detta Stellina, aveva 20 anni quando entra nella Resistenza con il nome di battaglia Lalla. Milanese, insegnante, inizia a collaborare attivamente dopo il 25 luglio 1943, all’indomani della caduta di Mussolini. Si iscrive al Partito Comunista Italiano e nel dopoguerra sarà eletta deputata. La sua storia si intreccia con la morte di Gina Galeotti Bianchi detta Lia, che il 24 aprile 1945 alla vigilia della Liberazione di Milano, muore accanto a lei falciata da una raffica di mitra con il bambino che aveva in grembo.
Gina Galeotti Bianchi
Gina Galeotti Bianchi
Stampa clandestina dei Gruppi di Difesa della Donna
Stampa clandestina dei Gruppi di Difesa della Donna
Stellina Vecchio al Congresso della Camera del Lavoro di Milano 1951
Stellina Vecchio al Congresso della Camera del Lavoro di Milano 1951
manifesti clandestini dei Gruppi di Difesa della Donna
manifesti clandestini dei Gruppi di Difesa della Donna
via Hermada, Milano. Il quartiere della Resistenza
via Hermada, Milano. Il quartiere della Resistenza
volantini clandestini per incitare alla rivolta
volantini clandestini per incitare alla rivolta
Suzzara Viale Gina Bianchi
Suzzara Viale Gina Bianchi
La targa che ricorda Gina Bianchi
La targa che ricorda Gina Bianchi
Stampa clandestina dei Gruppi di Difesa della Donna
Stampa clandestina dei Gruppi di Difesa della Donna
La donna nella Resistenza 1965 Regia di Liliana Cavani
La donna nella Resistenza è un documentario prodotto dalla RAI nel 1965 con la regia di Liliana Cavani. In onda nella rubrica Prima Pagina programma a cura di Brando Giordani
Riprese di Mario Dolci, Montaggio di Jenner Menghi
Liliana Cavani ha intervistato decine di donne che hanno partecipato alla Resistenza. Sono: Germana Boldrini (Bologna), Norma Barbolini (Modena), Adriana Locatelli (Bergamo), Gilda Larocca (Firenze), Tosca Bucarelli (Firenze), Marcella Monaco (Roma), Maria Giraudo, Anna Maria Enriques Agnoletti e sua madre, Suor Gaetana del carcere di Santa Verdiana (Firenze), Maria Montuoro ( Milano).